La meditazione è uno stato di consapevolezza priva di contenuti. Il tempo si ferma, ci si centra nel momento presente, nel “qui e ora”. Da uno stato disturbato ci si porta verso uno stato originario, puro e indisturbato.
Mentre il mondo ci sollecita continuamente a fare, ad agire, ad andare verso l’esterno, la meditazione ci insegna ad invertire questo processo, ci chiede semplicemente di “essere”, di non fare, di ascoltare e ci conduce verso l’interno.
All’inizio, quando ci ritiriamo nella nostra interiorità, appaiono i pensieri, i ricordi, le programmazioni per il futuro, poi con la pratica costante del testimone distaccato (drashta) che osserva senza giudicare, gradualmente i pensieri vengono eliminati e da uno stato di coscienza individualizzato si passa a uno stato di coscienza non più identificato con il proprio corpo, le proprie emozioni, i condizionamenti, le tracce del passato. Nel momento in cui sperimentiamo l’espansione della coscienza e ci portiamo al di là dei nostri schemi di pensiero abituali, incominciamo a sollevare il velo dell’illusione e a vedere le cose così come sono in realtà, non come ce le immaginiamo o vorremmo che fossero.
Il cervello umano viene usato solo parzialmente, molte potenzialità rimangono inutilizzate. Durante la meditazione, l’aumento delle onde alpha, tipiche del rilassamento, attiva queste risorse e potenzialità e crea i presupposti per una migliore qualità di vita: stabilità emotiva, calma mentale, rilassamento e aumento dell’energia vitale.
“Meditazione
è un vivere totale pieno e armonioso.
è l’essere silenzioso,
senza tempo e immobile.
Meditazione
è realizzare completamente
il divino nell’umano
tutto il resto è parziale e falso”
Vimala Thakar